Circeo, i due fotografi a confronto: c'è una differenza tra fiction e realtà

circeo fotografo

Circeo: c'è più di una differenza in relazione tra i due fotografi mostrati nella fiction Rai e come sono andati realmente i fatti.

Si è conclusa ieri sera una delle fiction Rai che nell'ultimo periodo più ha toccato il pubblico da casa. Dopo Per Elisa e la storia del dramma che la giovane Claps e la sua famiglia hanno vissuto, siamo tornati ancora più indietro. Nel 1975 avvenne uno dei casi di cronaca nera che più hanno sconvolto l'Italia e che oggi più che mai, è ancora attuale: il massacro del Circeo.

La serie prima diffusa su Paramount+ e successivamente in onda su Rai 1, rivive le tragiche ore nella villa di Andrea Ghira. Abbiamo assistito dunque alle fasi del processo, quindi come si è arrivati al reato di stupro, le lotte femministe e la difficoltà per Donatella, vittima sopravvissuta di elaborare e superare il tutto. Ci sono delle differenza tra serie e realtà e sono state specificate sin da dubito dagli autori. La figura del fotografo ad esempio è stata cruciale in entrambi i casi, ma ci sono delle differenze da sottolineare siccome il suo intervento è stato davvero impattante.

Circeo: la differenza tra i due fotografi tra fiction e realtà

L'attore Angelo Spagnoletti ha interpretato il fotografo che quella notte, allertato da voci nei dintorni che parlavano di un gatto intrappolato nell'auto bianca di Gianni Guido, ha scattato una foto simbolo. Non immaginava sicuramente di assistere a quella scena, né tanto meno che quel click gli avrebbe cambiato per sempre la vita e avrebbe scritto una pagina indelebile nella stria del nostro paese. Nella realtà è stato Antonio Monteforte l'artefice, scomparso nel 1993 per un incidente d'auto. Fu lui che immortalò Donatella Colasanti col volto tumefatto e il naso rotto.

circeo
Il vero fotografo della strage del Circeo: fu lui ad immortalare Donatella Colasanti nel bagagliaio dell'auto

L'attore Angelo Spagnoletti lo ha interpretato, ma con il nome di Saverio. Gli autori di Circeo hanno fatto un lavoro diverso romanzando il suo ruolo e contributo. Il fotografo segue Donatella nel processo. Per lei è un amico e una spalla e nel frattempo, è sempre più vicino all'avvocata Teresa Capogrossi. Anche Greta Scarano ha interpretato un ruolo inventato, affiancandosi al vero legale della Colasanti che fu tina Lagostena Bassi, interpretata da Pia Lanciotti. Il ruolo del fotografo dunque viene mostrato maggiormente, non si riduce al solo momento della scoperta di Donatella e Rosaria nell'auto. Entra nella storia ed è parte attiva del tutto. Probabilmente questa linea è stata adottata dagli sceneggiatori per far si che avesse un ruolo ancora più centrale nella vicenda e che potesse essere identificato con un perno simbolo della vicenda.

LEGGI ANCHE>>>Circeo vi è piaciuta? Greta Scarano è su Netflix con un'altra serie imperdibile