La meccanizzazione e il paesaggio artificiale, località Cervinia, 2018

Le definizioni

Mauro Giudice

n.6 novembre/dicembre 2019

Una legge nazionale che affronta i principii riguardanti il governo del territorio non può che attestarsi su un livello normativo di carattere generale senza entrare nel merito specifico, intendendo con ciò la puntuale definizione dei singoli elementi, lasciando a un momento normativo successivo (formalizzato dalle competenze regionali) le necessarie specificazioni.
All’interno di questo panorama generale una legge di livello nazionale non può che specificare elementi generali, e forse per alcuni aspetti anche generici, che dovranno trovare riscontro all’interno delle successive leggi regionali dopo uno specifico confronto all’interno della Conferenza permanente Stato-Regioni.
Tale percorso istituzionale dovrà, altresì, confrontarsi con le richieste – da parte di alcune Regioni – di autonomia differenziata che, tra le altre materie, richiede un maggiore ruolo nel governo del territorio (atteggiamento quest’ultimo già presente in talune leggi regionali che, nel complesso, tendono a costruire un quadro fortemente frammentato delle politiche territoriali).
Inoltre si dovrà affrontare il nodo esistente tra le competenze dello Stato in alcune materie (essenzialmente quelle relative al paesaggio e all’ambiente) in modo da rendere effettivamente operativo il dettato costituzionale riguardante il governo del territorio (materia, ed è bene ricordarlo, che non presenta ancora una chiara e univoca definizione legislativa).
Al fine di evitare il proliferare di denominazioni e definizioni relative al tema della rigenerazione urbana che sta già avvenendo nel confronto tra le diverse leggi regionali e perseguendo, invece, un criterio di uniformità, è importante che la legge contenga le principali definizioni dei termini specificatamente relativi alla materia della rigenerazione urbana e che questi siano acquisiti dai successivi provvedimenti (sia nazionali sia regionali).
Occorre, come in molte altre azioni riguardanti le politiche territoriali, definire un lessico comune per non frantumare il ruolo del governo del territorio, azione che per sua natura mal sopporta i confini amministrativi, per costruire una politica unitaria di tutela e trasformazione del territorio nazionale.
In conseguenza si ritiene necessario assumere, a livello statale, una serie di definizioni, che si ritengono indispensabili, che dovranno successivamente trovare una giusta definizione e applicabilità all’interno della legislazione regionale. A titolo esemplificativo, al fine di meglio intendere il percorso da intraprendere, si presentano, in modo da evidenziare l’approccio utilizzato nello scrivere una prima bozza, alcune proposte di definizione:
• Rigenerazione urbana: processo complesso che comprende aspetti fisici, sociali, economici, ambientali, territoriali e infrastrutturali e che, facendo leva su trasformazioni intensive applicate a specifiche parti dei sistemi insediativi e ambientali è in grado di produrre benefici e di riverberarsi su più ampi contesti.
• Rigenerazione territoriale e paesaggistica: processo di trasformazione di ambiti territoriali e paesaggistici degradati o bisognosi di interventi di recupero atti alla rigenerazione delle funzioni originarie e capaci di migliorare le condizioni esistenti.
• Ambiti di rigenerazione: aree o complessi edilizi non direttamente definibili attraverso uno specifico confine, ma configurabili come un sistema di opportunità progettuali capaci di avviare processi virtuosi.
Oltre a questi elementi, da ritenere centrali nell’affrontare il tema della rigenerazione, si dovranno specificare un’altra serie di elementi (tra questi, ad esempio, la resilienza ai cambiamenti climatici, ambientali e sociali; la strategia urbana; le azioni e i progetti strategici) che, nel loro insieme, potrebbero costituire l’ossatura della legge e, in prospettiva, della complessiva riforma per il governo del territorio.
Si può ritenere, in conclusione, che le definizioni sono da intendersi come elementi della progettualità urbana, territoriale e paesaggistica capaci di costruire visioni condivise. In assenza di condivisione delle definizioni sarà improbabile redigere strumenti di pianificazione condivisi tra i diversi soggetti competenti e che soddisfano le aspettative delle popolazioni.

Mauro Giudice
Mauro Giudice
Nato nel 1950, si è laureato in architettura al Politecnico di Torino. È membro effettivo dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e responsabile di INU Formazione.
La meccanizzazione e il paesaggio artificiale, località Cervinia, 2018
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