Tullio Pericoli nasce a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) nel 1936. Dal 1961 vive a Milano dove si afferma come pittore e disegnatore. A partire dagli anni ’70 inizia a collaborare con la rivista Linus, con il Corriere della Sera e con il settimanale L’Espresso. Dal 1984 collabora con la Repubblica. Nel 1988 pubblica il volume Woody, Freud e gli altri (casa editrice Prestel di Monaco) che diventa inoltre il catalogo di una mostra presentata con successo in Germania e in Austria. Nel 1990 pubblica Ritratti arbitrari (Einaudi). Il suo lavoro è stato oggetto di numerose esposizioni tra le quali: “Attraverso il disegno” a Palazzo Reale, Milano (1991); “Sedendo e mirando” alla Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, Ascoli Piceno (2009); “Lineamenti, volto e paesaggio” al Museo dell’Ara Pacis di Roma (2010); “I paesaggi di Tullio Pericoli” all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo (2016); “Forme del paesaggio. 1970-2018”, a Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno (2019-2020); “Samuel Beckett. Le plus beau visage du XX siècle”, alla Galleria Gallimard, Parigi (2019). Nel 1995 si avvicina al teatro disegnando scene e costumi per l’opera “L’elisir d’amore” di Donizetti che va in scena a Zurigo. Nel 1998, cura un nuovo allestimento della stessa opera per la Scala di Milano. Ha pubblicato innumerevoli volumi che confermano l’importanza del suo pensiero e del suo lavoro, tra questi: I ritratti, (Adelphi, 2002); I paesaggi (Adelphi, 2013); Pensieri della mano (Adelphi, 2014); Incroci (Adelphi, 2019).