Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Ultimo aggiornamento: 30 Maggio 2021

Nata in Sicilia, a Vittoria nel 1948, si laurea nel 1974 in Architettura presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza. Dal 1974 al 1980 si dedica prevalentemente all’attività didattica presso il corso di Restauro dei Monumenti della Facoltà di architettura di Roma con il prof. Franco Minissi. Nel 1980 si trasferisce a Torino dove collabora, per la Fiat Engineering, al progetto di ricostruzione dei centri storici in Basilicata. Dal 1986 vive in Sicilia nel suo paese natale. Nel 2008 è fra i cinque architetti invitati al concorso per la curatela e l’allestimento del Padiglione Italiano della XI Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2016 la giuria della XV Biennale di Architettura di Venezia le assegna la Menzione Speciale per l’installazione Onore Perduto con cui partecipa alla mostra Reporting from the front curata da Alejandro Aravena. Nel 2018 partecipa alla mostra FREESPACE curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, XVI Biennale di Architettura di Venezia. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali: il RIBA Awards/EU per la realizzazione di una casa a Noto (2012); il premio Medaglia d’Oro alla Carriera assegnato dalla Giuria della Triennale di Milano (2012). Nel 2019 viene segnalata per il Mies van der Rohe Award. La sua attività progettuale, rigorosa e svolta con grande maestria, è documentata in numerose pubblicazioni e riviste di settore. Tra le mostre dedicate al suo lavoro si ricorda la personale “Loose Ends”, tenuta presso la galleria AUT Architektur und Tirol, a Innsbruck nel 2014.