Nasce a Como nel 1912. Figura di spicco del razionalismo comasco, amico e collaboratore di Giuseppe Terragni e di Pietro Lingeri, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1935 per intraprendere poi la libera professione. Si distingue non solo per la sperimentazione plastica ma anche per l’approfondita ricerca teorica che applica con grande coerenza costruttiva e funzionale. Il valore teorico che contraddistingue la sua poetica è espresso dall’innovativo concetto di “polidimensionalità”. Mantiene un continuo contatto con i principali esponenti del movimento razionalista lombardo, nonché con il gruppo degli astrattisti comaschi, con particolare attenzione per le avanguardie artistiche. Durante la sua intensa attività professionale, svoltasi nell’arco di soli otto anni e in un difficile periodo politico ed economico, realizza l’asilo Giuseppe Garbagnati ad Asnago (1935-1937), con Luigi Origoni, la fontana di Camerlata (1935-1936), con Mario Radice, la casa a Cernobbio (1938-1939) e la sede dell’Unione Lavoratori dell’Industria a Como, con Pietro Lingeri e Luigi Origoni (1938-1942). Numerosi gli elaborati e i progetti in corso di stesura quando la morte lo coglie prematuramente all’età di trentuno anni, nell’estate del 1943.