Imprenditore poliedrico, intellettuale e uomo politico,
nato a Ivrea nel 1901. Fin dagli anni della formazione fu molto
attento al dibattito sociale, politico e culturale, partecipandovi attivamente.
Dopo essersi laureato nel 1924 in chimica industriale al Politecnico di Torino,
iniziò a lavorare nell’azienda paterna, la prima fabbrica italiana di macchine
per scrivere, fondata nel 1908 a Ivrea. Successivamente al soggiorno negli
Stati Uniti, propose un vasto programma di rinnovamento aziendale sul piano
della produzione industriale, avviando nel 1932 anche il progetto della prima
macchina per scrivere portatile, MP1. Nel 1946 fondò la casa editrice Edizioni
di Comunità che, caratterizzata da un ampio respiro culturale, coinvolgeva e
interrogava discipline quali la politica, l’urbanistica, la filosofia, l’arte e
la sociologia, e che divenne il punto di riferimento del Movimento Comunità,
fondato nel 1947, con l’intento di istituire nuovi equilibri politici, sociali
ed economici. Nel 1949 fece rinascere la rivista Urbanistica e salì al vertice
dell’Istituto nazionale di urbanistica. A Ivrea avviò la progettazione e la
costruzione di nuovi edifici industriali, uffici, case per dipendenti, mense,
asili nido, organizzando così un sistema articolato di servizi sociali, che
vennero progressivamente integrati nell’impresa. Nel design industriale, come
nella progettazione architettonica, Olivetti si circondò di collaboratori di
grande valore e portò sul mercato alcuni prodotti destinati a diventare veri
oggetti di culto per la bellezza e per la qualità tecnologica: la macchina per
scrivere Lexikon 80 (1948), la portatile Lettera 22 (1950). Nel pieno della sua
attività visionaria, muore, durante un viaggio, nel 1960.