Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre, manda in onda stasera in tv alle 21:10 il capolavoro bellico 1917, diretto da Sam Mendes. Il film ha lasciato un segno profondo nel cinema contemporaneo. Ha rivoluzionato il racconto della guerra sul grande schermo. Ha commosso, scosso, immerso.
1917 racconta una missione impossibile. Due giovani soldati britannici, William Schofield e Tom Blake, devono attraversare le trincee per salvare 1600 vite umane. Tra loro e il successo della missione ci sono crateri, filo spinato, imboscate. Ma anche paura, lutto, e una corsa contro il tempo che stringe il cuore. Nel cast, due volti intensi: George MacKay e Dean-Charles Chapman. Attorno a loro: Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden.
Un cast stellare che regala momenti umani, fragili, disperati. Ma è la regia a fare la storia. Mendes gira tutto come se fosse un unico piano sequenza. Roger Deakins, direttore della fotografia, costruisce con la luce una realtà che toglie il fiato. Ogni passo sembra vissuto in diretta. 1917 ha ottenuto 10 nomination agli Oscar. Ha vinto per fotografia, effetti speciali e sonoro. Ha trionfato anche ai Golden Globe, ai BAFTA e ai Critics Choice Awards.
È un film che brucia. Ma senza retorica. Senza glorificazioni. Ti costringe a seguire ogni respiro, ogni ferita, ogni scelta impossibile. Sam Mendes si è ispirato ai racconti del nonno, Alfred H. Mendes, che fu davvero un messaggero di guerra nel 1917. La data della missione non è casuale: 6 aprile 1917. È il giorno in cui gli Stati Uniti entrarono ufficialmente nel conflitto. Ogni dettaglio è curato. Dai villaggi distrutti alla scena della chiesa in fiamme, che ha richiesto uno dei più vasti impianti di illuminazione mai usati al cinema.

Stasera in tv vietato perdere questo film: il futuro del cinema bellico inizia da qui
1917 ha cambiato il modo di raccontare la guerra al cinema. Ha reso tutto più vicino. Più reale. Più umano. Non c’è spazio per strategie o manovre. Solo persone, scelte, paura. E un silenzio assordante che accompagna il rumore delle bombe. Il successo del film ha ispirato altri registi a sperimentare. A usare piani sequenza più lunghi. A costruire storie in tempo reale. Dunkirk di Christopher Nolan ci era andato vicino. Ma 1917 ha portato tutto a un nuovo livello. Ha spinto la fotografia a essere protagonista e ridotto al minimo l’uso della CGI. Ha imposto un realismo emozionale e visivo nuovo.
Oggi, molti film d’azione e guerra guardano a 1917 come a un modello. Non solo per lo stile, ma per l’empatia che riesce a generare. In tempi in cui tutto è frammentato, Mendes ha scelto di non tagliare mai. Ha creato un flusso continuo che inchioda lo spettatore alla storia. 1917 è molto più di un film di guerra. È una esperienza. Una di quelle che ti porti dentro, anche dopo i titoli di coda. Stasera in tv, su Rai Movie, vale la pena viverla. Anche solo per capire cosa succede quando il cinema decide di non distogliere mai lo sguardo.