Netflix lo elimina tra pochi giorni: kolossal tratto da una storia vera, milioni al box office e George Clooney magnetico

Netflix: una barca, un equipaggio e una scelta che sfida l’oceano. La storia vera dietro La tempesta perfetta è più potente di qualsiasi sceneggiatura hollywoodiana.

Il film, diretto da Wolfgang Petersen e uscito nel 2000, ha lasciato un segno profondo nel cinema. È tratto dal libro bestseller di Sebastian Junger, che racconta una tragedia realmente accaduta nel 1991 al largo del Massachusetts. Al centro del racconto c’è il capitano Billy Tyne, interpretato da un George Clooney in stato di grazia. Con lui, un equipaggio stanco ma speranzoso, imbarcato sul peschereccio Andrea Gail.

Reduci da una stagione di pesca deludente, decidono di rischiare. Puntano al Flemish Cap, un’area ricca di pesce spada ma lontanissima da casa. Lì, finalmente, la fortuna sembra tornare. Ma qualcosa va storto. Un guasto alla macchina del ghiaccio li obbliga a scegliere: tornare subito, attraverso una tempesta gigantesca, oppure perdere tutto. Sceglieranno la prima opzione. E sarà l’ultima.

Tre sistemi meteorologici si uniscono, tra cui l’uragano Grace. Nasce una tempesta mai vista prima. Le onde superano i dieci metri. Il vento spezza le antenne. L’oceano si ribella. A terra, le famiglie aspettano notizie. Ma nessuno tornerà. Il film racconta anche il dolore di chi resta. E lo fa con una delicatezza rara nel cinema catastrofico. Nel cast, oltre a Clooney, ci sono Mark Wahlberg (il giovane Bobby Shatford), Diane Lane, John C. Reilly, William Fichtner e Mary Elizabeth Mastrantonio. Un ensemble straordinario per una storia collettiva di coraggio e perdita.

Netflix
George Clooney in La Tempesta Perfetta

Netflix: un kolossal che ha cambiato le regole del gioco

La tempesta perfetta ha incassato oltre 325 milioni di dollari al botteghino mondiale. Ha ricevuto due nomination agli Oscar per il miglior sonoro e i migliori effetti speciali. Gli effetti visivi, firmati dalla Industrial Light & Magic, hanno ridefinito gli standard. L’oceano non era mai stato così vivo, così violento, così vero. Ogni onda è un colpo al cuore. Non è solo spettacolo. È un inno all’umanità che lotta contro forze immense. Petersen dirige con precisione chirurgica e sensibilità epica. Non ci sono eroi invincibili. Solo uomini. Il film prende alcune libertà rispetto ai fatti reali. Aggiunge dialoghi e momenti drammatici. Ma non tradisce mai lo spirito della vicenda. Anzi, lo amplifica con rispetto e tensione.

George Clooney è memorabile. Non grida, non esagera. È un uomo che guida e teme. Che sa cosa rischia, ma non ha alternative. Il suo sguardo resta impresso, come le onde che lo inghiottono. Dopo questo film, Hollywood ha guardato al mare con occhi diversi. Poseidon, The Day After Tomorrow, Captain Phillips: tutti devono qualcosa a La tempesta perfetta.

Netflix lo sta per rimuovere (sarà visibile fino al 14 giugno). Guardarlo oggi è come salpare con loro un’ultima volta. Sapendo già come finirà. Ma incapaci di distogliere lo sguardo. È un viaggio nel cuore della tempesta. Un film che non si dimentica. Una fine scritta. Ma necessaria da vedere.

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