Montalbano, nuova indagine in Rai: il ritorno atteso da milioni di italiani

Stasera torna Il giovane Montalbano: perché rivederlo oggi significa prepararsi a un grande ritorno.

Quando la fiction italiana si fa storia collettiva, Il giovane Montalbano diventa più di una semplice serie: è un patrimonio emotivo condiviso, un rito laico che unisce milioni di spettatori davanti alla tv. Da stasera su Rai Premium tornano le repliche del prequel con Michele Riondino, ma qualcosa nell’aria fa pensare che non sia un caso. Le voci su un possibile ritorno su Rai 1 degli ultimi due episodi inediti della serie madre con Luca Zingaretti si fanno sempre più insistenti. E allora questo appuntamento ha un sapore diverso, quasi simbolico.

L’universo narrativo nato dalla penna di Andrea Camilleri ha già scritto la sua epoca nella storia della televisione. Ma ciò che colpisce è quanto resti attuale, quanto la figura del commissario di Vigata, tra etica e ironia, riesca ancora a raccontare l’Italia. Il giovane Salvo, interpretato da un intenso Riondino, mostra le origini di questo mito, in una Sicilia anni '90 tra passioni personali e prime indagini da risolvere. La fiction Rai, in questo senso, non è solo intrattenimento. È eredità. È scuola di scrittura e regia. È memoria collettiva. E mentre Rai Premium ripropone episodi già andati in onda, in realtà riattiva un’attesa: quella per l’epilogo della saga principale, mai andato in onda. Un ritorno di Zingaretti per chiudere il cerchio? L’ipotesi è concreta. E stasera, mentre rivediamo Un’albicocca, il pensiero corre inevitabile a ciò che potrebbe accadere.

Montalbano non finisce mai: perché il suo universo è eterno

Tra tutti gli episodi, Un’albicocca è forse il più potente. Perché accade il 23 maggio 1992, il giorno della strage di Capaci. Il Montalbano ventenne scopre, come milioni di italiani, cosa significa davvero restare. Resta a Vigata, resta nella sua terra, resta fedele ai suoi valori. Livia lo guarda con amore e consapevolezza: quella scelta lo definirà per sempre. Non è solo fiction: è cronaca, è emozione, è storia. Per questo la replica di stasera ha un significato che va oltre la programmazione estiva. È un ritorno che parla al cuore e alla memoria.

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Michele Riondino nei panni de Il giovane Montalbano

Rivedere Il giovane Montalbano non è un semplice esercizio di nostalgia. È un modo per riappropriarsi di una narrazione che ha formato generazioni, e per capire da dove arriva quel commissario ruvido ma giusto, ironico ma profondo, che potremmo ritrovare presto in prima serata su Rai 1. E allora ogni dettaglio acquista valore: il primo incontro con Mimì Augello, le prime decisioni da comandante, il primo dolore. Tutto torna, e tutto prepara. L'appuntamento perfetto per queste serate quasi estive, che più che mai conducono verso il desiderio di una visione familiare e accogliente.

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