Paura, coraggio e una corsa disperata: stasera in tv un kolossal mozzafiato

Stasera in tv, alle 21:08 su Canale 20, va in onda Greenland, il film che ha emozionato milioni di spettatori nel mondo. Un disaster movie? Sì, ma non solo. È anche una storia di legami familiari, di lotta contro il tempo, di scelte che strappano l’anima.

Gerard Butler interpreta John Garrity, un ingegnere di Atlanta. Accanto a lui, Morena Baccarin è Allison, moglie coraggiosa e madre protettiva. Il figlio Nathan, interpretato da Roger Dale Floyd, è un bambino affetto da diabete. Una diagnosi che diventa un ostacolo mortale in un mondo che sta collassando. La Terra è minacciata dalla cometa Clarke. Non è fantascienza: è il panico che cresce minuto dopo minuto. I frammenti colpiscono il pianeta. Le città crollano. La speranza si assottiglia.

Il governo seleziona alcune famiglie da evacuare. John viene scelto. Ma il destino decide diversamente. Il diabete di Nathan li esclude dalla lista. Inizia la separazione, il viaggio e la corsa verso un rifugio segreto in Groenlandia. Questo non è solo il racconto di un disastro. È un grido di sopravvivenza, una lotta per tenersi stretti. È l’urgenza di tornare insieme. Di non arrendersi.

Diretto da Ric Roman Waugh, già regista di Attacco al potere 3, il film si concentra sull’umanità che emerge nel caos. Non esplosioni a effetto. Ma persone. Famiglie. Decisioni. Greenland sceglie il cuore prima dello spettacolo.

Stasera in tv
Greenland, stasera in tv

Stasera in tv un kolossal emozionante che ha lasciato il segno

Il cast di supporto è solido: David Denman e Hope Davis sono Ralph e Judy, incontrati durante la fuga. Scott Glenn è Dale, il nonno che rappresenta radici e saggezza. Nel cast anche Andrew Bachelor, Merrin Dungey, Holt McCallany. La pellicola ha raccolto oltre 52 milioni di dollari in tutto il mondo. Nonostante un’uscita nelle sale limitata dalla pandemia, ha avuto un grande successo nei noleggi digitali. Su piattaforme VOD è diventato un piccolo fenomeno.

La cometa si chiama Clarke in onore di Arthur C. Clarke, autore di “2001: Odissea nello spazio”. Un dettaglio? No. Un omaggio. Un messaggio. Il film parla di fine del mondo, ma anche di futuro. Un futuro che vedremo nel sequel previsto per il 2025: Greenland: Migration. La storia seguirà la famiglia Garrity in un’Europa devastata. Altri ostacoli. Altri pericoli. Ma la stessa forza.

Greenland ha cambiato le regole del disaster movie. Meno effetti speciali, più emozione. Meno distruzione, più connessioni umane. Non vuole stupire. Vuole far sentire. E ci riesce. Se amavi film come Deep Impact, The Day After Tomorrow, o Children of Men, preparati. Questo è un altro livello. Più vicino. Più vero e tuo. Non perdere questa occasione. Una storia che tocca le viscere. Una fuga che è anche ricerca. Di salvezza, amore e famiglia. Stasera in tv, se non preferisci un thriller senza tempo, vai su Canale 20. Greenland: perché anche nel disastro, si può scegliere di restare umani.

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