Creature leggendarie, civiltà che si scontrano e una battaglia per la sopravvivenza: il ritorno di un cult generazionale stasera in tv su Italia 1 in prima serata. Un’occasione da non perdere.
Nel 1994, Brooklyn non era solo una città. Era un simbolo. Tra problemi familiari e sogni spezzati, un ex militare combatteva ogni giorno per il fratellino malato. Il suo nome? Noah Diaz. Interpretato da Anthony Ramos, questo ragazzo di strada non sa ancora che il suo destino è pronto a cambiare. E con lui, quello dell’intera umanità.
Dall’altra parte del mondo, nel cuore del Perù, antiche forze si risvegliano. Forze che non appartengono al nostro pianeta. Forze con sembianze animali e anime meccaniche. Sono i Maximal, robot evoluti in fuga da un nemico che divora galassie: Unicron, il colosso spaziale doppiato in lingua originale da Colman Domingo. Accanto a Noah, c’è Elena Wallace, interpretata da Dominique Fishback. Lavora come stagista in un museo newyorkese. È brillante, curiosa, ma spesso invisibile agli occhi del mondo. Fino al giorno in cui tocca un artefatto antico. Quel gesto risveglia energie sopite e chiama all’azione i Transformers.
Mirage, l’Autobot con la voce esuberante di Pete Davidson, si rivela per ciò che è. Un compagno di viaggio imprevedibile, ironico, ma leale fino alla fine. Insieme a lui, tornano nomi iconici: Optimus Prime (voce di Peter Cullen) e Arcee (doppiata da Liza Koshy). Ma non sono soli. Dall’universo dei cattivi emergono i Terrorcon, guidati da uno spietato Scourge, con la voce tagliente di Peter Dinklage. Al suo fianco, creature come Battletrap, Nightbird e Stratosfera, pronte a tutto pur di conquistare la Chiave a Transcurvatura, un artefatto capace di stravolgere il tempo e lo spazio.
Ma a far tremare i fan è un dettaglio svelato solo nel finale. Una rivelazione che fa brillare gli occhi agli appassionati di action: il reclutamento di Noah da parte di un’organizzazione segreta. Un nome che è leggenda: GI Joe. Per la prima volta, due universi Hasbro si toccano davvero.

Stasera in tv: un cambio di rotta, un futuro che comincia da qui
La regia è affidata a Steven Caple Jr., che prende le distanze dallo stile iper-adrenalinico di Michael Bay. Al posto del caos visivo, troviamo ritmo, atmosfera e momenti quasi horror. E poi commedia, sentimento, e una nuova umanità tra i robot. Il risultato? Un film che parla a chi è cresciuto negli anni ’90, ma anche a chi scopre oggi questi personaggi. Non più solo robot in guerra. Ma alleati, guide, amici. Il contrasto tra Brooklyn e il Perù, tra il cemento e la giungla, tra l’uomo e la macchina, costruisce un racconto visivo che non lascia respiro. E che regala alcune delle sequenze più spettacolari mai viste nella saga.
Ron Perlman dà voce a Optimus Primal, il capo dei Maximal. Forte, ma segnato dal passato. Così come lo stesso Optimus Prime, qui più umano che mai. In lui si legge la paura di fallire, la difficoltà di fidarsi, la responsabilità di proteggere un mondo che non è il suo.
La colonna sonora, l'ambientazione anni ’90 e il focus sui legami familiari rendono questa pellicola molto più di un semplice film d’azione. È un ponte generazionale. Un messaggio di unità. Un invito a riscoprire il coraggio, anche quando tutto sembra perduto. Che tu sia fan di lunga data o spettatore curioso, questa è la tua occasione. Per tornare bambino. Per credere nei sogni metallici. Perché, alla fine, anche i robot sanno commuovere. Stasera in tv, non solo intrattenimento.