Amadeus sfida l'audience e non molla: Like a Star punta sulla strategia più rischiosa

Il flop di Like a Star: Amadeus inciampa su Nove con ascolti da dimenticare. Non è ancora finita.

L’entusiasmo era alto, le aspettative pure. Ma il debutto di Like a Star su Nove, il nuovo talent show musicale guidato da Amadeus, si è trasformato in un mezzo disastro. La prima puntata, trasmessa mercoledì 14 maggio, ha raccolto appena 473.000 spettatori pari a un modesto 2,4% di share. Numeri impietosi, soprattutto se si pensa alla carriera costellata di successi che il conduttore ha costruito su Rai 1. E se l’idea era quella di brillare come una stella, per ora la luce pare spenta. Nonostante il flop dell'esordio e qualche commento non proprio entusiasta, la seconda puntata di Like a Star andrà nuovamente in onda di mercoledì sera, sfidando una concorrenza che ha già mostrato i denti. Un azzardo? Forse. La finale di Coppa Italia ha polverizzato gli ascolti con oltre 6,5 milioni di spettatori (30,9% di share).

Perfino la replica della fiction Le Indagini di Lolita Lobosco su Rai 1 ha fatto quasi cinque volte meglio. Insistere sullo stesso giorno potrebbe rivelarsi un altro autogol. I mercoledì televisivi sono affollati e, come dimostrato dai dati Auditel, il pubblico ha già le sue preferenze ben definite. Rai 2 con il tennis, Rai 3 con Chi l’ha visto?, e Canale 5 con l’offerta sportiva sono rivali temibili. Inserire un format nuovo, e per giunta non così innovativo in quella fascia, sembra una scommessa persa in partenza. Il problema, però, non è solo la collocazione. Lo show non ha convinto né incuriosito. Il format, che ricorda da vicino Tale e Quale Show, non offre nulla di realmente nuovo. Anche la giuria, composta da Elio, Rosa Chemical e Serena Brancale, non basta a dare identità o carattere al programma. Amadeus punta molto su scenografia, luci ed effetti, ma manca la sostanza. Lo show sembra cercare l'effetto "wow" senza però costruire un vero legame con il pubblico. E il risultato si vede: chi guarda preferisce cambiare canale, chi commenta sui social parla di “già visto” e “poco coinvolgente”.

Il tocco magico che non funziona (per ora): Amadeus insiste al mercoledì

Dopo l’addio alla Rai, ci si aspettava un Amadeus rinvigorito, capace di portare lo stesso entusiasmo di Sanremo anche altrove. Ma tra la partenza fiacca di Like a Star e la chiusura anticipata di Chissà chi è, il passaggio a Nove non sta producendo gli effetti sperati. Il pubblico (quello vero), fatto di telespettatori e non solo di follower, per ora non lo segue. E la tv, si sa, non perdona. Serve un cambio di rotta. Anche nel palinsesto.

amadeus
Serena Brancale a Like a Star

Riproporre la seconda puntata sempre di mercoledì potrebbe essere un errore strategico. Un cambio giorno, magari con una collocazione meno affollata, avrebbe dato al programma una possibilità in più di farsi notare. Continuare sulla stessa strada, invece, rischia di consolidare il flop. Per ora, questa 'nuova' scommessa resta una promessa mancata. Una stella che fatica ad accendersi. E Amadeus dovrà presto dimostrare che fuori dalla Rai può ancora fare la differenza. Magari iniziando da una mossa semplice ma cruciale: scegliere un giorno migliore per andare in onda.

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