Netflix lo elimina a giorni: un cult con Jodie Foster, perla rara di vendetta e dolore. Prepara i fazzoletti

Solo fino al 20 maggio potrai guardare su Netflix un film-cult che ha lasciato il segno nel cinema drammatico. Si tratta di Il buio nell’anima (The Brave One), capolavoro firmato dal regista Neil Jordan e interpretato da una Jodie Foster magnetica e intensa come non mai.

Un gioiello nascosto del thriller psicologico che affronta a muso duro il tema della vendetta. Un’opera che parla di trauma, giustizia e solitudine. Una perla rara per chi cerca un film che emozioni e faccia riflettere. Nel cast, oltre alla due volte premio Oscar Jodie Foster, troviamo anche Terrence Howard, Naveen Andrews, Mary Steenburgen e una giovane Zoë Kravitz. Una squadra che regala al pubblico un kolossal dell’anima, potente e disturbante.

Il film è stato girato interamente a New York. Una città mai così cupa, mai così viva nel suo lato più violento. Qui Erica Bain – la protagonista – si muove, sopravvive e lentamente cambia per sempre. Se cerchi un film intenso e profondo, questo è il momento di agire. Il tempo sta per scadere. E Il buio nell’anima potrebbe non tornare più.

Netflix
Jodie Foster ne Il buio nell'anima

Netflix, una vendetta silenziosa: il film che ha trasformato Jodie Foster in una giustiziera

Erica Bain conduce un programma radiofonico di successo. Ha una voce amata, una vita felice e un amore sincero accanto a David, il suo compagno. Fino a una notte terribile. Durante una passeggiata a Central Park, la coppia viene aggredita. Lui muore. Lei resta in coma. Quando si risveglia, Erica è un’altra persona. Spezzata, spaventata, senza più un centro. Compra una pistola. Esce la notte. E quando la violenza la trova ancora, lei reagisce. Spara. Uccide. Non è una poliziotta, non è una criminale. È una donna che ha perso tutto.

Nasce così una giustiziera solitaria. Una figura controversa, a metà tra vittima e carnefice. Intorno a lei, la città osserva e giudica. E il detective Sean Mercer, interpretato da Terrence Howard, cerca di capire chi stia dietro quella scia di sangue. Tra Mercer ed Erica si crea un rapporto ambiguo. Complicità e sospetto si intrecciano. Il confine tra bene e male si fa sottile. E il pubblico si ritrova a chiedersi: cosa farei io, al suo posto?

Neil Jordan costruisce un thriller che è anche un’indagine sull’animo umano. Ogni fotogramma respira angoscia e malinconia. Ogni scelta è una ferita aperta. Il film ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per la miglior attrice protagonista e una agli SAG Awards. Ma ciò che conta davvero è come resta sotto pelle. Lento, inesorabile, necessario.

Il buio nell’anima è stato paragonato a Il giustiziere della notte. Ma qui la vendetta ha il volto stanco e silenzioso di una donna. Non cerca gloria. Cerca sollievo. E forse redenzione. Un cult che ha anticipato pellicole come Taken con Liam Neeson o Peppermint con Jennifer Garner. Ma con una profondità e un’intimità difficili da replicare.

Jodie Foster ha dichiarato che questo è il ruolo più disturbante della sua carriera. Ed è anche uno dei più veri. Nessuna eroina, solo una donna in cerca di pace. Il messaggio è chiaro: la giustizia non sempre consola. A volte lascia solo un altro vuoto. Ma è impossibile restare indifferenti a una storia così. Hai ancora pochi giorni. Poi questo film sparirà da Netflix. E sarà un’occasione persa. Per chi ama il cinema che ferisce. Ma che non si dimentica.

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