Alessandro Preziosi bello e dannato: in questa serie Rai stenterete a riconoscerlo

Alessandro Preziosi incanta in La bella e la bestia: una favola oscura che conquista ancora su RaiPlay.

C'è una magia particolare quando Alessandro Preziosi entra in scena. Ieri sera, ospite a Belve, ha mostrato una versione autentica di sé, intensa e vulnerabile, confermando quanto il suo talento non sia mai stato solo questione di fascino. Un’occasione perfetta per riscoprire uno dei suoi ruoli più memorabili: il principe Léon DalVille nella miniserie La bella e la bestia.

Diretta da Fabrizio Costa e ambientata in una Provenza seicentesca piena di mistero e decadenza, La bella e la bestia (2014) rilegge la celebre fiaba francese puntando tutto sulla psicologia dei personaggi. Niente magie da cartoon, niente castelli incantati che si animano da soli: qui la maledizione è interiore, profonda, umanissima. Al centro di tutto, la Bestia è interpretata da Alessandro Preziosi, che costruisce un personaggio tormentato, diviso tra l’odio per il mondo e il rimorso per ciò che ha perso.

Il principe Léon DalVille di Alessandro Preziosi: ferito, temuto, umano

Léon DalVille non è semplicemente un uomo dal volto sfigurato. È un aristocratico spezzato da una tragedia: dieci anni prima, un incendio gli ha portato via la moglie Juliette e lo ha condannato a vivere nascosto dietro una maschera. Ma non è la maschera a renderlo temibile: è la sua crudeltà, il disprezzo con cui tratta i sudditi, la freddezza con cui ha trasformato il suo castello in una prigione emotiva. Eppure, dietro quella corazza c’è un dolore così vero che diventa impossibile non empatizzare. Preziosi rende questo conflitto con una forza rara: ogni sguardo, ogni silenzio è carico di passato e di colpa.

alessandro preziosi
Alessandro Preziosi nella serie La Bella e la Bestia

L’arrivo di Bella, interpretata dalla magnetica Blanca Suárez, cambia tutto. Lei non ha paura del suo volto, né dei suoi modi bruschi. Anzi, è proprio grazie alla sua sensibilità e alla sua determinazione che Léon inizia a riscoprirsi uomo. Un uomo capace di amare, di soffrire, di chiedere perdono. Il percorso emotivo del protagonista è un viaggio nelle pieghe dell’animo umano. Dal rancore alla redenzione, dalla solitudine al riscatto, il racconto si trasforma in una riflessione sul perdono e sull’accettazione. È questo che rende questa miniserie così diversa da ogni altra versione della storia: non ci sono incantesimi, ma solo scelte difficili e sentimenti autentici.

Una performance che lascia il segno

Alessandro Preziosi, che ieri sera a Belve ha emozionato raccontando le sue fragilità personali, mostra in La bella e la bestia la stessa intensità. La sua interpretazione è fisica e spirituale allo stesso tempo. Alterna esplosioni di rabbia ad attimi di struggente silenzio. Ogni gesto è misurato, ogni parola ha un peso. L’attore napoletano non interpreta solo un ruolo: lo attraversa, lo vive. Il risultato è un personaggio che esce dallo schermo e resta dentro lo spettatore, come un’eco difficile da dimenticare.

Oggi, con il ritorno sotto i riflettori di Alessandro Preziosi, La bella e la bestia torna a essere un piccolo gioiello da riscoprire. Disponibile gratuitamente in rete, la miniserie offre due puntate intense, avvolte da un’estetica raffinata e da una colonna sonora che accompagna con discrezione ma efficacia. Chi ama le storie d’amore tormentate, chi cerca personaggi complessi e ben scritti, chi apprezza la recitazione potente ma mai sopra le righe, troverà in questa versione della fiaba una visione coinvolgente e sorprendentemente attuale.

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