Roberto Bolle è tornato protagonista su Rai 1 con lo show evento Viva la Danza, trasmesso in prima serata il 29 aprile 2025.
Un appuntamento attesissimo, pensato per celebrare la Giornata Internazionale della Danza. Dopo il successo della prima edizione, questo secondo gala ha confermato Bolle come ambasciatore della bellezza. Il format è stato prodotto da Rai Direzione Intrattenimento insieme a Ballandi e Artedanza srl. La formula? Un mix di danza classica e contemporanea, arte e spettacolo. La conduzione è stata affidata a Serena Rossi, attrice e cantante tra le più amate dal pubblico italiano. Accanto a Roberto Bolle, nomi di primo piano: Gianna Nannini, Claudio Santamaria, Geppi Cucciari, Jacopo Veneziani e i performer del Cirque Du Soleil.
Tra le star della danza: Nicoletta Manni, Martina Arduino, Timofej Andrjashenko, Toon Lobach, Maia Makhateli, Motoki Kiyota, Anastasia Matvienko e il Corpo di Ballo del Teatro Nazionale Croato. Emozioni anche con i maestri del tip tap Tommaso Parazzoli e Gaetan Farnier. Lo show ha attraversato luoghi simbolo della bellezza italiana: Teatro Filarmonico di Verona, Palazzo Barberini a Roma, Teatro La Fenice e Palazzo Ducale a Venezia. Proprio a Palazzo Barberini, Bolle ha danzato con Andrjashenko sulle note dell'opera "Caravaggio" di Mauro Bigonzetti. Il passo a due ha incantato la platea. Ma non tutto è andato liscio.
Perfetto, ma freddo? I social si dividono su Roberto Bolle
Sui social, soprattutto su Twitter/X, è esploso un dibattito acceso. Gli elogi non mancano, ma c’è anche chi avrebbe sollevato dubbi. “Grande étoile, ma a me suscita più emozioni un lampadario” scrive ironicamente una spettatrice. E non è l’unica voce fuori dal coro. Un altro commento recita: “Fisico perfetto, tecnica sublime… ma lo trovo ancora troppo algido e ‘charming prince’”. Qualcuno ammette di sentirsi “impopolare”, ma ribadisce: “Lo trovo tecnicamente impeccabile, ma non mi emoziona”.

La perfezione, per alcuni (non certo per tutti!), sembra diventare un limite. Bolle incanta, ma non sempre riesce a toccare il cuore di tutti. C’è anche chi lo difende: “L’unico difetto di Roberto Bolle è essere troppo perfetto”, scrive un fan. “Fa vivere i quadri”, aggiunge un altro, riferendosi alla performance su Caravaggio. Il gala ha comunque convinto la gran parte degli spettatori. Le coreografie, l’impatto visivo, la qualità artistica: ogni dettaglio è curato al massimo. Ma è proprio questa cura maniacale a sollevare interrogativi: quando l’arte è troppo perfetta, può perdere l’imprevedibilità dell’emozione?
Viva la Danza resta un evento semplicemente straordinario. Un viaggio tra musica, pittura e movimento. Ma ci ricorda anche che l’arte, per essere viva, deve saper emozionare, non solo impressionare. Roberto Bolle continua a portare la danza a un pubblico vastissimo. E anche quando divide com'è accaduto ieri sera, lo fa da protagonista assoluto della scena culturale e danzante italiana.