Suspiria di Luca Guadagnino: il capolavoro da riscoprire su Prime Video, in attesa del nuovo film Queer.
Dopo l’attesissima ospitata di Luca Guadagnino a Che Tempo Che Fa e a pochi giorni dall’uscita di Queer con Daniel Craig (nelle sale dal 17 aprile), è il momento perfetto per (ri)scoprire uno dei suoi lavori più iconici e audaci: Suspiria (2018), disponibile su Prime Video. Un film che ha diviso, affascinato, stregato. Letteralmente. Un remake? No. Una vera e propria dichiarazione d’amore. Parlare di Suspiria come semplice remake dell’omonimo cult di Dario Argento è riduttivo. Guadagnino realizza un’opera totalmente personale, riflessiva, coraggiosa.

Prende in prestito solo lo scheletro della trama e lo riveste di nuova carne: ambientazione spostata nella Berlino del 1977, una fotografia glaciale, una messa in scena che mescola danza, politica e soprannaturale con una lente d’autore. Lo ha detto chiaramente anche Tilda Swinton: "Questo film è una cover, non una copia". E che cover! Una reinterpretazione profonda e disturbante, che si allontana dall'estetica pop e coloratissima dell'originale per abbracciare toni plumbei, una violenza visiva psicologica e un simbolismo stratificato.
Cast stellare e premi importanti: Luca Guadagnino da manuale con Suspiria
Nel cast, nomi da brividi: Dakota Johnson, Tilda Swinton (in tre ruoli diversi, uno dei quali sotto pseudonimo), Mia Goth, Jessica Harper (protagonista del film originale) e Lutz Ebersdorf. La pellicola ha ottenuto 4 candidature e 1 vittoria ai Nastri d’Argento, 6 candidature ai David di Donatello, 2 ai Critics Choice Awards e una agli Spirit Awards. In Italia ha incassato oltre 1,1 milioni di euro al box office, nonostante l’accoglienza divisa della critica. Un risultato importante per un film che non ha paura di osare, che esplora il lato oscuro dell’arte, della femminilità, del potere. La trama segue Susie Bannion, una giovane ballerina americana che arriva nella Berlino divisa per unirsi alla prestigiosa compagnia Helena Markos. Ma la scuola nasconde segreti oscuri: tra coreografie ipnotiche e sparizioni misteriose, la danza diventa incubo.
Il legame tra Susie e Madame Blanc (Swinton) cresce, mentre sullo sfondo si agitano streghe, traumi storici e visioni inquietanti. Il tutto immerso in una colonna sonora firmata Thom Yorke (Radiohead), che da sola vale la visione. Chi conosce la filmografia di Guadagnino, da Call Me by Your Name a Bones and All, sa che il regista ama reinventare i generi. Con Suspiria dimostra di poter dominare anche l’horror, infondendovi la sua poetica. Non un esperimento, ma una sfida vinta con eleganza. Perché guardarlo proprio ora? Perché è uno degli horror più eleganti e d’autore degli ultimi anni. Un omaggio intelligente e rispettoso a un capolavoro del nostro cinema e ci prepara perfettamente al mood visivo e narrativo che Guadagnino porterà con Queer.