Purtroppo è flop anche per lo sbarco di Chissà Chi È in prima serata sul Nove: Amadeus poteva fare diversamente?
Non c'è stato nulla da fare. Le aspettative erano altissime, miste alla delusione di non rivedere più, almeno per i prossimi anni, il volto di Amadeus sulle reti Rai. Ormai quasi un anno fa, il popolare conduttore dopo il suo quinto Festival di Sanremo, ha annunciato il cambiamento. La motivazione risiede nella ricerca continua di nuovi stimoli e format innovativi in cui potersi cimentare. Peccato però, che nulla di non visto è stato trasmesso nel suo primo anno in casa Discovery.
I bassi ascolti non lo hanno demoralizzato: ha insistito ammettendo che le sfide, gli sono sempre piaciute. Peccato però che la strada, dopo l'ultimo dato rilevato, è più che mai in salita. Cosa c'è di sbagliato? Chi ha le maggiori responsabilità a proposito di questa questione? Non lo sapremo mai, ma una constatazione necessaria, è doverosa da dover fare giunti a questo punto.
Amadeus chiude male anche in prima serata: le possibili ragioni
Chissà Chi È dopo il flop in access prime time e una serie di appuntamenti in prima serata, chiude il suo ciclo anche in prime time con un risultato del 2,1% di share e 389.000 spettatori. Un dato che suggerisce come la sfida non sia stata solo contro la forte concorrenza di Affari Tuoi e Stefano De Martino, che continua a sfiorare dati incredibili, giungendo quasi al 30% di share ogni sera. Evidentemente, il programma non è riuscito a conquistare un pubblico ampio, segnando una chiusura sotto le aspettative. Il divario tra le due trasmissioni evidenzia un netto predominio dello show di Rai 1, lasciando aperti interrogativi sulle scelte editoriali e sulla capacità di attrarre spettatori in una fascia oraria così competitiva. Sicuramente le opinioni e le decisioni del conduttore avranno contato in qualche modo.

La parola finale però, è sempre dei vertici e probabilmente, tenendo conto anche di tutto lo staff che segue e consiglia Amadeus, non c'è stata una comunicazione proficua e una strategia allettante in vista del passaggio a Discovery dopo la Rai. La volontà di insistere su di un format che forse ha già dato, 'mascherandolo' da qualcosa di diverso e innovativo, non ha fatto breccia nel cuore degli italiani. Non esiste la ricetta per il format perfetto, e purtroppo, la grande esperienza del conduttore e tutti i suoi fan, non sono bastati in questa nuova impresa, almeno nella parte iniziale. Stessa cosa per i consensi giunti in passato per I Soliti Ignoti: i tempi cambiano, e con essi, i gusti della gente. Cosa diversa è invece accaduta a La Corrida, che resta autentica e continua a divertire milioni di italiani. Cosa accadrà dunque a partire da settembre? Non ci resta che attendere.