Lady Gaga non ha mai voluto incontrare la vera Patrizia Reggiani per House of Gucci: il motivo e perché si è rivelata una scelta vincente.
Recentemente a far parlare tutto il mondo su Netflix è la serie Monsters di Ryan Murphy, ispirata al delitto che effettuarono i fratelli Erik e Lyle Menendez uccidendo i loro genitori. L'attore Cooper Koch che ha interpretato il minore, ha deciso di incontrare in carcere il vero Erik Menendez, e ha rivelato quanto sia stato un momento molto emozionante. Lo ha fatto però dopo la realizzazione della serie, a seguito di uno studio tra foto e immagini dell'epoca per portare sullo schermo un ruolo credibile, e non una copia malriuscita.
Lady Gaga per il suo secondo film al cinema ha deciso di immergersi totalmente nel personaggio. Per prepararsi a vestire i panni di Patrizia Reggiani in House of Gucci di Ridley Scott, ha mantenuto l'accento italiano, restando nel ruolo per quasi un anno e mezzo, sia dentro che fuori dal set. Ha raccontato di aver parlato in quel modo per circa nove mesi, anche quando le telecamere non giravano, per assicurarsi che risultasse il più autentico possibile. Inoltre, Lady Gaga ha scelto di non incontrare Patrizia Reggiani di persona prima delle riprese. Perché questa scelta, da molti non compresa e criticata dalla stessa Reggiani, si è rivelata vincente?
House of Gucci, il mancato incontro tra Lady Gaga e Patrizia Reggiani: i motivi e perché è servito
La cantante in varie interviste spiegato che non voleva essere influenzata direttamente da Patrizia, un personaggio estremamente colorito, forte e con uno stile invidiato in tutto il mondo. Ha preferito creare la propria versione del personaggio basata sulla sceneggiatura e sulla sua interpretazione della storia, che presenta delle differenze con i fatti reali. Questo approccio ha generato qualche controversia, poiché la Reggiani ha espresso il suo disappunto per non essere stata contattata dall'attrice o dalla produzione.
L'attenzione di Lady Gaga ai dettagli ha incluso anche un'immersione nella cultura italiana degli anni '70 e '80, studiando non solo l'accento, ma anche il comportamento e il modo di parlare delle donne italiane dell'epoca, per rendere il suo personaggio il più realistico possibile. Pensandoci oggi, a tre anni dall'uscita della pellicola, la sua è stata la scelta più saggia che potesse fare. Essendo italiana e avendo l'intenzione di preparare un ruolo contando solo e unicamente sul suo impegno e sulla sua anima, la performance di Lady Gaga è doppiamente da apprezzare. L'ha aiutata anche una somiglianza fisica davvero spiccata, ed è probabilmente da qui che Scott è partito per sceglierla.

Il resto lo ha fatto lei, portando sul grande schermo un'immagine realistica e per niente caricaturale di Patrizia Reggiani. Il fatto di non incontrarla è forse dovuto anche a una volontà di preservare la sua integrità e salute mentale, non ingabbiandosi in un personaggio che lei è stata chiamata solo a interpretare, ma che non è certo lei. Chi in questi giorni critica a valanga l'interpretazione della cantante in Joker 2, dovrebbe forse guardare questo film per capire quanto Lady Gaga sia un talento assoluto.