La Volta Buona, il dramma di Mietta commuove Caterina Balivo: "Come l'ho scoperto"

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Mietta nello studio de La Volta Buona ha raccontato un suo dramma da cui è finalmente riuscita ad uscire.

Mietta, il cui vero nome è Daniela Miglietta, è una cantante italiana di origini pugliesi. È conosciuta per la sua voce potente e versatile, che le ha permesso di spaziare tra diversi generi musicali, tra cui pop, rock e musica leggera. La sua carriera musicale ha avuto inizio negli anni '80. Mietta ha ottenuto visibilità partecipando al Festival di Sanremo nel 1989 con la canzone Sogno, che le ha garantito il primo posto nella sezione Giovani. Questa vittoria ha segnato l'inizio del suo successo nel panorama musicale italiano.

Nel corso degli anni, ha continuato a sperimentare con vari stili musicali, dimostrando la sua versatilità artistica. La sua voce unica e la sua interpretazione appassionata l'hanno resa una delle voci più apprezzate nel panorama musicale italiano. Mietta ha continuato a esibirsi e a pubblicare musica nel corso degli anni, mantenendo il suo posto di rilievo nella scena musicale italiana. Attualmente è giudice nella trasmissione di Canale 5 Io Canto Generation e questo pomeriggio, è stata ospite da Caterina Balivo a La Volta Buona.

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Mietta oggi ospite nello studio di Caterina Balivo

La Volta Buona, il dramma di Mietta: "Una battaglia vinta"

La cantante si è raccontata in diretta su Rai 1 parlando di carriera e vita privata. C'è stato uno spaccato che ha molto commosso e toccato la padrona di casa. L'interprete ha spiegato di essersi accorta di soffrire di disturbi alimentari, nello specifico di bulimia. Si tratta un disturbo caratterizzato da episodi ricorrenti di assunzione eccessiva di cibo seguiti da comportamenti per evitare il guadagno di peso. Le persone con bulimia spesso si impegnano in comportamenti come il vomito autoindotto, l'uso eccessivo di lassativi o l'esercizio fisico estremo per compensare gli eccessi alimentari. Ha raccontato di aver esaminato alcuni suoi atteggiamenti e di essersi resa conto col tempo, di essere nei pressi di quella strada, sempre più oscura e pericolosa.

Per fortuna ne ha subito parlato con la sua dottoressa e ha capito di doversi aiutare. Ha dato poi lo stesso consiglio a tante persone che si trovano nella stessa situazione, ma che purtroppo però non hanno il coraggio e la forza di rivolgersi a qualcuno: "Non ero sola anche se mi ci sentivo: mi è bastato parlare con le persone giuste". Caterina Balivo è apparsa visibilmente scossa da quelle parole, ma il pretesto in una vetrina tanto importante è servito ad accendere una lampadina in molti individui che vivono lo stesso incubo quotidianamente.

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